Pharoahe Monch: Internal Affairs, Recensione

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Mc Koan
view post Posted on 24/3/2005, 14:12




RECENSIONE POSTATA DA SIMOZ
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Questo disco rappresentava una grande sfida, la prova del 10: sarebbe riuscito Pharoahe, separandosi dal compare Prince Po', a regalarci comunque un buon cd?
La risposta è affermativa.
Più che affermativa visto che lo reputo uno dei dischi più belli del 1999, secondo solo a cd come “Black on Both Sides” del compagno di scuderia Mos Def(che stranamente non compare in questo cd..).
Le produzioni sono per la maggior parte curate dallo stesso Pharoahe, esclusi alcuni episodi in cui gente come Alchemist e Diamond sfoderano tutta la loro potenza.
Questo cd già dall'intro parte ad altissimo livello, con una base jazzosissima condita con degli scratches troppo belli e grassi.
Poi “Behind Closed Doors” arriva in tutta la sua atmosfera cupa alla film dell'orrore; quindi è la volta della meravogliosa “Queens”, condita con una base letteralmente paradisiaca.
“Rape” è un altra traccia incazzata sullo stile di “Behind Closed Doors”.
E siamo quindi al turno dell bomba: signori e signore, “Simon Says” è la blaster definitiva.
La base è di una cattiveria indescrivibile e il rap è roba da pazzi... lasciarsela sfuggire sarebbe un crimine.
Madidi di sudore e con il collo spezzato possiamo un attimo riposarci con “Official”, traccia abbastanza anonima, ed “Hell(insieme a Canibus che stranamente ci regala una strofa da paura su una base bella tesa) prima di arrivare all'altra bomba del cd.
Gli M.O.P. vi attendono e sono pronti a spazzarvi via senza pietà(“No mercy” appunto); la base è di Alchemist che si conferma uno dei migliori sulla piazza, creando questo gioellino devastante dal sapore apocalittico su cui, soprattutto Danz, i nostri 3 baldi ci offrono rime da capogiro.
Finita questa skippate l'inutile “Right There” e arrivate alla sclerata “The Next Shit”, dove con lo zio Busta, Pharoahe ci dà una dimostrazione del rap del nuovo millennio.
Ancora una traccia anonima(“The Ass Introducing”) vi separa dalle altre 3 perle del cd: “The Light”, la mia preferita, “God Send”, insieme a Prince Po' per dimostrarci ancora(come se ce ne fosse bisogno) di cosa sono capaci insieme gli Organized Konfusion, e per finire la soulful “The Truth”, in collaborazione con 2 fra i liricysts più accreditati e conscious del globo: Common e Talib Kweli.
L'ultima traccia è un remix di “Simon Says”, ideale per i party.
Ora siete a conoscenza degli affari interni, la vostra vita non sarà mai più la stessa...

Voto Totale: 8,5

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Tracklist:
01: Intro
02: Behind Closes Door
03: Queens
04: Rape
05: Simon Says
06: Official
07: Hell(ft.Canibus)
08: No Mercy(ft.M.O.P.)
09: Right There
10: The Next Shit
11: The Ass Introducing
12: The Light
13: God Send(ft.Prince Po)
14: The Truth(ft.Common,Talib Kweli)
15: Simon Says RMX
 
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